RIPERCORRENDO I GIUBILEI
I PRIMI GIUBILEI
Il primo Giubileo ordinario fu indetto nel 1300 da Papa Bonifacio VIII, della nobile famiglia dei Caetani, con la Bolla "Antiquorum Habet Fida Relatio". Ne fu occasione remota l'ondata di spiritualità, di perdono, di fratellanza che si stava diffondendo in tutta la cristianità in contrapposizione agli odi e alle violenze dominanti in quell'epoca. L'occasione immediata è da riallacciare alla voce, iniziata a circolare nel dicembre 1299, secondo la quale nell'anno centenario i visitatori della basilica di San Pietro avrebbero ricevuto una "pienissima remissione dei peccati". L'enorme afflusso di pellegrini a Roma indusse Bonifacio VIII a concedere l'indulgenza per tutto l'anno 1300 e, in futuro, ogni cento anni. Tra i pellegrini di questo primo Giubileo vanno ricordati: Dante, Cimabue, Giotto, Carlo di Valois, fratello del re di Francia, con sua moglie Caterina. Dante Alighieri ne conserva un'eco in alcuni versi del Canto XXXI del Paradiso della "Divina Commedia".
Paolo II, con una Bolla del 1470, stabilì che in futuro il Giubileo si svolgesse ogni 25 anni. Ad indire il successivo, nel 1475, fu Sisto IV: per questa occasione il Papa volle che Roma fosse abbellita con nuove importanti opere, tra cui la Cappella Sistina e il ponte Sisto sul Tevere. In quel tempo, a Roma, lavorarono i più grandi artisti dell'epoca: Verrocchio, Signorelli, Ghirlandaio, Botticelli, Perugino, Pinturicchio, Melozzo da Forlì.
UN GIUBILEO 'CARONNESE'
In occasione del Giubileo del 1600 l'allora Pontefice, Clemente VIII benedisse una croce di argento contenente le reliquie di S. Vincenzo e della veste della Beata Vergine Maria donata alla parrocchia di Caronno e tutt'ora utilizzata come croce astile durante le nostre celebrazioni liturgiche
GLI ULTIMI GIUBILEI
Oltre mezzo milione di pellegrini giunse a Roma nel 1825: Leone XII sostituì per le consuete visite dei fedeli la basilica di San Paolo fuori le mura, distrutta dall'incendio del 1823, con la basilica minore di Santa Maria in Trastevere. Venticinque anni dopo lo svolgimento dell'Anno Santo non fu consentito dalle vicende della Repubblica Romana e del temporaneo esilio di Pio IX. Lo stesso pontefice poté però indire quello del 1875, privato delle cerimonie di apertura e di chiusura della Porta Santa a causa dell'occupazione di Roma da parte delle truppe di Vittorio Emanuele II.
Spettò a Leone XIII indire il ventiduesimo Giubileo per l'inizio del XX secolo dell'era cristiana, caratterizzato da sei beatificazioni e due canonizzazioni (quelle di San Giovanni Battista de La Salle e di Santa Rita da Cascia). Nel 1925, Pio XI volle che in concomitanza dell'Anno Santo fosse proposta all'attenzione dei fedeli la preziosa opera delle missioni e esortò i fedeli a pregare per la pace tra i popoli al fine di lucrare le indulgenze. Nel 1950, pochi anni dopo la fine della seconda guerra mondiale, Pio XII promulgò il successivo Giubileo indicandone le finalità: santificazione delle anime mediante la preghiera e la penitenza e l'incrollabile fedeltà a Cristo e alla Chiesa; azione per la pace e tutela dei Luoghi Santi; difesa della Chiesa contro i rinnovati attacchi dei suoi nemici e impetrazione della vera fede per gli erranti, gli infedeli e i senza Dio; attuazione della giustizia sociale e opere di assistenza a favore degli umili e dei bisognosi. Nel corso di quest'anno fu la proclamazione del dogma dell'Assunzione di Maria al cielo (1· novembre 1950). L'ultimo Giubileo ordinario risale al 1975 e fu indetto da Paolo VI, che ne presentò sinteticamente gli obiettivi con i termini "Rinnovamento" e "Riconciliazione
L'ultimo Giubileo ordinario, celebrato da Giovanni Paolo II nel 2000 assume particolare importanza per la sua coincidenza con il bimillenario della nascita di Nostro Signore Gesù Cristo.